Da Capodifiume alla Madonna del Granato: alla scoperta di due santuari Le Guide di Paestum e Velia
Ai piedi del monte Calpazio, in località Capodifiume, sorge il Salso, fiume le cui acque piene di calcare, hanno dato vita in millenni di storia al travertino, pietra calcarea di cui sono fatti anche i grandiosi templi greci. Alla foce del fiume, in età antica pare vi fosse un santuario pagano dedicato forse a Demetra dea del raccolto, della messe, di cui si vedono pochi resti immersi nelle acque del fiume, sorgente salutare e benefica per l’economia del territorio. L’acqua, la rigogliosa natura circostante, le oche selvatiche rendono questo luogo ricco di suggestioni e pregno di energia.
Salendo lungo la collina di Capaccio, visiteremo uno dei santuari mariani più importanti del Cilento, dedicato a Santa Maria Maggiore, poi detta Madonna del Granato. Miti, leggende antiche si fondono con il culto cristiano di Maria, regina delle Grazie, Signora della fecondità e dell’abbondanza, sulla scia dell’antica grande Madre Hera Argiva, protettrice dell’antica Poseidonia Paestum. Dal santuario si è rapiti da un incantevole panorama che spazia dalla piana del Sele al golfo di Salerno.
Itinerario di due ore circa