Capri, l'isola blu Le Guide di Paestum e Velia
Capri è un'isola dal grande fascino. Da sempre, chiunque l'abbia visitata è rimasto folgorato dalla sua straordinaria bellezza. Una bellezza raccontata da fiumi di parole e da variopinte tavolozze .
I greci la chiamarono “Kapros” da cinghiale, per la sua forma; i romani “Caprae”, che un tempo pascolavano numerose, e la definirono“Isola delle sirene”; Omero la definì “terra fiorente”; l'imperatore Augusto “terra dell' ozio”. E potremmo continuare all'infinito.
Piccola ed incantevole. Un perimetro di soli 17 Km che racchiude in sé una bellezza struggente.
La vista dal mare permette di godere delle alte falesie calcaree che precipitano nel mare blu. Una costa che presenta tantissime cavità tra cui la più famosa è certamente la sorprendente Grotta Azzurra.
Ma Capri merita anche di esser vista dall'alto. La salita in seggiovia permette di raggiungere il Monte Solaro, il punto più alto dell'isola: qui, un panorama mozzafiato che spazia da Ischia al Vesuvio, dalla Penisola Sorrentina alla Costiera Amalfitana.
Molto suggestive le passeggiate per gli amanti del trekking, ma anche il gironzolare nelle strette stradine regala gioia ai meno audaci: l'affaccio dai Giardini di Augusto sui Faraglioni e sulla Via Krupp, ne sono una prova.
Capri ed Anacapri: questi i due comuni dell' “Isola blu”. Capri, con la sua piazzetta definita il “Salotto del mondo”, le boutiques, i numerosi ristoranti e le tante caffetterie, è il centro della mondanità. Anacapri invece, altrettanto bella ed elegante, appare più austera e silenziosa.
Di lei si innamorò Axel Munthe, medico svedese che vi abitò e la sua dimora, costruita su una delle dodici ville volute sull'isola dall'imperatore Tiberio, è oggi una casa-museo. Da non perdere la settecentesca chiesa di San Michele Arcangelo con il magnifico pavimento maiolicato: una particolare interpretazione de“La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre” dipinta inoltre in maniera sublime.