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La Badia di Pattano e il Museo Diocesano di Vallo della Lucania, tesori nascosti del Cilento Le Guide di Paestum e Velia

La Badia di Pattano e il Museo Diocesano di Vallo della Lucania, tesori nascosti del Cilento
La Badia di Pattano e il Museo Diocesano di Vallo della Lucania, tesori nascosti del Cilento

Il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi meno conosciuti del Cilento inizia con la visita della Badia di Pattano, il monastero italo-greco maggiormente conservato dell’Italia Meridionale, un vero e proprio gioiello nell’ambito del patrimonio storico-artistico del nostro Paese.

Situato a circa 2 km da Vallo della Lucania, il complesso, cinto da mura che gli conferiscono un aspetto fortificato, è composto da una chiesa dedicata a Santa Maria, il cui primitivo impianto risale al X-XI secolo, dalla torre campanaria, tra le più singolari e antiche dell’Italia Meridionale e dalla bellissima chiesa di San Filadelfo, impreziosita dagli splendidi affreschi bizantini del X-XI secolo.

La Badia rappresenta una delle testimonianze più importanti della presenza nel Cilento dei monaci italo-greci che, a partire dall’VIII secolo d.C., fuggirono dall’Oriente bizantino a causa delle persecuzioni di Leone III Isaurico nell’ambito delle lotte iconoclaste e trovarono rifugio nei vari territori dell’Italia Meridionale, lasciando tracce indelebili non solo dal punto di vista prettamente artistico e architettonico, ma anche nell’ambito di usi, costumi e tradizioni.

Dalla Badia di Pattano si raggiunge Vallo della Lucania.

Qui ha sede il Museo Diocesano, un vero e proprio punto di riferimento per la conoscenza dell’evoluzione dell’arte sacra nel Cilento. Esso nasce dall’esigenza di conservare e proteggere opere d’arte provenienti da varie chiese del territorio e qui trasferite dopo il terremoto del 1980.

Nelle collezioni del museo, che comprendono dipinti, sculture, suppellettili sacre e che ricoprono un arco temporale compreso tra l’XI e il XIX secolo, spicca senza dubbio la statua lignea di San Filadelfo, proveniente dalla Badia di Pattano, testimonianza davvero unica della scultura bizantina del XI-XII secolo e il Polittico della Trasfigurazione di Torchiara datato 1577, opera del senese Marco Pino, tra i maggiori esponenti del Rinascimento e del Manierismo italiano.