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Grotte di Pertosa-Auletta: nelle viscere della Terra Le Guide di Paestum e Velia

Grotte di Pertosa-Auletta: nelle viscere della Terra
Grotte di Pertosa-Auletta: nelle viscere della Terra

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si estende la catena dei Monti Alburni, la quale fa parte dell’Appennino Lucano e si sviluppa tra la Valle del Tanagro e quella del fiume Sele.

Conosciute come le Dolomiti Campane, le montagne degli Alburni sono caratterizzate da una natura calcarea e da fenomeni carsici diffusi che hanno permesso nel tempo la formazione di numerose grotte, cavità, doline e inghiottitoi.

Le grotte di Pertosa-Auletta insieme a quelle di Castelcivita, rappresentano senza dubbio il complesso più importante e spettacolare dell’area degli Alburni.

Esse si sviluppano nel sottosuolo dei vicini comuni di Auletta e Polla , in un percorso di circa tremila metri, lungo la riva sinistra del fiume Tanagro e presentano due caratteristiche che le rendono davvero esclusive: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro e le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.

Questo itinerario permette di compiere un affascinante viaggio nel sottosuolo, attraverso cavità e antri modellati dalla natura nel corso di migliaia di anni e ricchi di stalattiti e stalagmiti dalle forme e dai colori inconsueti.

Un viaggio indimenticabile, immersi in una bellezza disarmante e nel silenzio più assoluto, emozionante grazie al percorso in barca e alla visita di ambienti di volta in volta più spettacolari e dai nomi evocativi come la Sala del Paradiso, la Sala delle Spugne e il Braccio delle Meraviglie.